Tristan

Lineup
Severo Tristan Don Vito Tristan Lineup
Severo Sagliocca Severo Sagliocca Severo Sagliocca Tristan Roszenthal Tristan Roszenthal Tristan Roszenthal Don Vito Athanassius Don Vito Athanassius Don Vito Athanassius
  • Severo Sagliocca
  • Tristan Roszenthal
  • Don Vito Athanassius

Nel 2003 dopo varie esperienze musicali il 17enne Tristan Roszenthal decide di fondare una band di Black Metal; l'ispirazione è soprattutto Bathory, ma anche Mayhem e Darkthrone. Le maggiori influenze però arriveranno proprio dal mondo non musicale, con libri, fumetti, film, racconti e storie di folklore.
Il moniker scelto è proprio il nome di battesimo del fondatore, e sebbene il primo demo del 2004 trasudi Satanismo acido da ogni nota, anzitutto dal blasfemo e scarno artwork, le atmosferiche tastiere, cornice sognante dell'intero lavoro, regalano momenti di poesia e romanticismo nero. Tuttavia le perplessità di amici, conoscenti e viandanti sono tante: nonostante infatti Tristan si sforzi di cercare membri stabili, il progetto si avviava sempre più ad essere una solitaria ma pratica one-man band in un periodo in cui tra i metalkids italiani era piuttosto il Power Metal ad imperare, seguito dal Nu Metal e dal Revival Punk. Entrato così a far parte di una band Death Metal, Tristan per un periodo accantona il suo progetto personale ma sul finire del 2005 a fronte di nuove esperienze il biondo crinito songwriter è pronto per stendere nuove idee e nuovi motivi; neanche un anno dopo esce il primo disco ufficiale, completamente auto finanziato e carico di veemenza ed esoterismo. Il satanismo becero del primo lavoro viene qui messo da parte per far posto a visioni oniriche e fiabeggianti e la scelta di perpetrare nella lingua italiana arricchisce i testi di un lessico forbito e romanzato.
Una casa di produzione indipendente portoghese, la "War Art Production", mostra interesse nel mettere sotto contratto l'artista italiano ma complice alcune complicazioni l'affare andrà in fumo; nonostante ciò grazie ad un rapporto d'amicizia instauratosi epistolarmente tra Tristan e il mastermind della label, il disco verrà comunque stampato in circa 500 copie e distribuito equamente per Brasile, Giappone, Turchia e Slovenia, mentre altre 166 verranno stampate per l'Italia.
Le recensioni sono tutte molto positive ed una serie di interviste accrescono la popolarità della one-man band ma l'impossibilità di suonare dal vivo e l'avvicendamento di Tristan in una nuova band Metalcore decretano la lunga pausa del progetto terminata solo nel 2011 dopo 5 anni. Ormai completamente (e nuovamente) libero da ogni impegno musicale Tristan Roszenthal trova la calma e la serenità per scritturare il nuovo album che sarà più vario, diretto e meno riflessivo del precedente, frutto di nuove esperienze ed esigenze sonore che pur rimanendo ancorate al Black Metal si affacciano massicciamente al Thrash Metal e al Punk. L'emblematico titolo "Habemus Chaös" fa da cornice all'essenza di questo nuovo lavoro, e l'entrata in pianta stabile di Don Vito Athanassius e Severo Sagliocca completano la formazione che ad oggi, pur scegliendo di non suonare dal vivo, è a tutti gli effetti una vera band. Le registrazioni del disco terminano il 24 Settembre 2012, esattamente 6 anni, 6 mesi e 6 giorni dopo il rilascio del precedente disco avvenuto il 17 Marzo 2006... e questo signori, non può essere casualità! Per motivi di organizzazione però il nuovo album viene rilasciato addirittura il 17 Febbraio 2017, quasi 11 anni dopo il precedente disco e nel giorno che avrebbe visto Quorthon (mastermind dei Bathory scomparso nel 2004) compiere 50 anni, ma questa si... è casualità!